Sinti e Rom al tempo del coronavirus, Fogagnoli (PRC): “per Comune e Caritas di Vicenza ci sono poveri di serie A e B”

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nomadi viale Cricoli
nomadi viale Cricoli

Durante questo periodo di grave crisi sanitaria – scrive Roberto Fogagnoli di Rifondazione Comunista Vicenza – accompagnata da grosse difficoltà economiche abbiamo rafforzato i contatti con diversi soggetti deboli ed emarginati che più di altri pagano la crisi e soprattutto, in questo periodo di festività pasquali, abbiamo raggiunto alcune famiglie povere di Vicenza per gli auguri.

Abbiamo purtroppo constatato come il periodo sia per loro estremamente critico, trovandosi in difficoltà con il lavoro e dato che l’unico sostentamento di cui possono beneficiare sono i 200 euro mensili del reddito di cittadinanza o le pensioni sociali a cui sono ammessi alcuni di loro. Abbiamo constatato altresì che per il Comune e la Caritas di Vicenza ci sono poveri di serie A e di serie B. Abbiamo saputo che alcune famiglie Sinti e Rom povere si sono rivolte al Comune di Vicenza per i buoni pasto e malgrado siano tra i soggetti aventi diritto, gli è stata negata la consegna. Prima di rivolgersi all’amministrazione comunale, a fine febbraio, esse si erano già rivolte alla Caritas che aveva negato loro aiuto.

Consideriamo molto grave quanto accaduto, soprattutto in questo periodo difficile, in cui il Governo, cerca di rispondere con aiuti alle famiglie più disagiate e che non sono in grado di sfamarsi. Chiediamo a questo punto l’intervento delle autorità per vigilare sulla corretta distribuzione dei buoni pasto da parte del Comune di Vicenza e delle altre Agenzie preposte al problema; chiediamo a tutti che si provveda con sollecitudine alla distribuzioni delle  borse spesa nelle aree Sinti e Rom di Vicenza.

La crisi non la devono pagare gli ultimi.


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