Il Comitato Albera Vicenza ha chiesto incontro urgente al neo-eletto presidente della Provincia Andrea Nardin e al Prefetto Salvatore Caccamo, entrambi insediatisi da poco.
“Abbiamo protocollato lettere di richiesta per la trasparenza sui clamorosi ritardi dei lavori – hanno detto -, giunti a 1.776 giorni di attesa, pari al 67% della realizzazione dell’opera infrastrutturale attesa da oltre 30 anni dai vicentini. Il cronoprogramma originario fissava in 720 giorni di lavoro per l’ultimazione dell’opera. Iniziati il 21 marzo 2018.
Da allora però – e il comitato Albera Vicenza non manca mai di ricordarlo – sono trascorsi 5 anni.
“Temiamo – proseguono gli attivisti – che anche l’ultima data, 29 giugno 2023, indicata da Anas come termine massimo dei lavori vada smentita dai fatti. Essendo pochissime le unità lavorative presenti al cantiere stradale.
Unità lavorative, operai e tecnici e mezzi, il cui numero va incrementato come da promessa fatta dalla stazione appaltante ormai mesi fa. E superando il contenzioso amministrativo tra Anas e Consorzio Integra per accelerare i lavori”.
Il Comitato Albera Vicenza ricorda inoltre che mancano all’appello “il 33% dei lavori della carreggiata, i sottopassi strade poderali di accesso, le opere di mitigazioni ambientali e paesaggistiche che per contratto valgono 3,9 milioni di euro, le piste ciclabili e l’impianto di illuminazione notturna.
“Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia – fanno sapere dal comitato – ci ha scritto indicando di aver dato mandato alla vicepresidente Elisa De Berti, assessore regionale alle Infrastrutture, di incontrarci come richiesto.
La mobilitazione del Comitato continua fra la gente, per la trasparenza dei fatti e spingere ad accelerare i lavori nei confronti delle istituzioni firmatarie del Protocollo d’Intesa per la Tangenziale di Vicenza, con gazebo e raccolta firme fra la gente. Prossimo gazebo al piazzale del Mercato Ortofrutticolo sabato 4 febbraio in via del Mercato nuovo”. conclude il comitato Albera Vicenza.
