Consiglio regionale del Veneto approva la legge di stabilità, il voto sul bilancio 2022 slitta alla settimana prossima

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Consiglio regionale del Veneto
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Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato la legge di stabilità 2022, secondo atto della manovra di bilancio, e ha rinviato alla settimana prossima il voto finale sul tabellare 2022. Il presidente del Consiglio ha già riconvocato l’assemblea martedì 14 dicembre.

La legge di stabilità, costituita da un unico articolo che autorizza il rifinanziamento o la rimodulazione delle leggi a valenza pluriennale dell’ordinamento regionale, è stata approvata con i voti di maggioranza (36) e il voto contrario delle opposizioni (10). Sono stati respinti o ritirati tutti gli emendamenti presentati, con l’unica eccezione dell’esenzione dal pagamento della tassa automobilistica regionale per gli autoveicoli adibiti al trasporto dei minori trapiantati: la proposta, avanzata dal Pd, impegna 20 mila euro ed è stata accolta all’unanimità.

Francesco Calzavara, assessore regionale del Veneto alla Programmazione, Bilancio, Agenda Digitale e ICT
Francesco Calzavara, assessore regionale del Veneto alla Programmazione, Bilancio, Agenda Digitale e ICT

Il dibattito generale del Consiglio regionale del Veneto, polarizzato dal tema del Veneto ‘tax free’, si è protratto nel pomeriggio e si è concluso con la replica dell’assessore al bilancio Francesco Calzavara. “La maggioranza ritiene che i veneti non debbano essere appesantiti da una tassazione ulteriore – ha chiuso il titolare delle deleghe al bilancio –  Non è questo il momento di aumentare le tasse, proprio nel momento in cui il governo sta pensando di non aumentare l’imposizione fiscale per accompagnare la ripresa e la crescita”. I temi chiave del 2022 saranno i fondi del Pnrr e la legge quadro sull’autonomia – è stato il ragionamento dell’assessore – e da qui verranno le risorse per programmare le politiche future, “ma ricordo che le risorse del Pnrr – ha avvertito Calzavara – per un terzo sono investimenti e per due terzi sono debito e dal 2026 i debiti andranno pagati”. “Ancora una volta la Regione del Veneto decide di non decidere – è stata la dichiarazione finale del capogruppo del Pd Giacomo Possamai – Non voler introdurre l’addizionale non è una scelta neutra, perché significa rinunciare a risorse necessarie per consentire l’accesso ai servizi a tutti”.

In precedenza erano intervenuti i consiglieri Nicola Finco (Lega-Lv), Erika Baldin (M5S), Elena Ostanel(VcV), Andrea Zanoni, Annamaria Bigon, Francesca Zottis, Vanessa Camani e Giacomo Possamai del Pd, l’assessore all’agricoltura Federico Caner, Cristina Guarda di Europa Verde.