Governo in trasferta, così Possamai definisce “visite” dei ministri pro Rucco. Serviranno e quale sondaggio sarà vero? Prima “sentenza” il 15 maggio

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Francesco Rucco e Matteo Salvini
Francesco Rucco e Matteo Salvini a Vicenza

Vicenza ha vissuto una settimana in cui sono passati di qui Salvini (per la seconda volta in poche settimane), Urso, Giorgetti, Bernini, solo per limitarsi ai ministri e il candidato sindaco di Vicenza per il centrosinistra Giacomo Possamai commenta l’afflusso a una settimana dal voto del 14 e 15 maggio con una battuta, segno anche della crescita, durante la campagna elettorale, della sua empatia forse prima frenata dal dovere apparire più adulto di quanto, politicamente, già non sia: “La settimana prossima il governo potrebbe riunirsi direttamente a Vicenza, così risparmierebbe un po’ di tempo sugli spostamenti

Giacomo Possamai dibatte con i portavoce Assemblea permanente NOT (No Tav) a Vicenza
Giacomo Possamai dibatte con i portavoce Assemblea permanente NOT (No Tav) a Vicenza

Sottolineando la “quotidiana la processione di ministri, sottosegretari e leader di partito in missione per rianimare la campagna del sindaco uscente” Possamai continua sullo stesso tono: “Ho due domande: ma queste sono elezioni amministrative o politiche? E non giurava di essere civico, Rucco? Noi invece non cerchiamo padrini e protettori: continuiamo a proporre idee e progetti per rispondere alle concrete richieste dei cittadini, e affrontare le grandi sfide di Vicenza. Convinti che i cittadini apprezzeranno, che il sindaco uscente sarà costretto a confrontarsi con noi e che lo porteremo al ballottaggio”.
Possamai sottolinea nel suo intervento “una differenza sostanziale tra le due campagne. Fin dall’inizio abbiamo scelto di concentrarci sui temi, sul programma, sulle grandi e le piccole cose: proponendo ogni settimana soluzioni concrete e progetti innovativi e ambiziosi. Dalla sicurezza al traffico all’ambiente. Così come abbiamo scelto di non ricorrere alla parata dei leader nazionali: queste sono elezioni locali, amministrative. Si sceglie il sindaco, non il Parlamento. Cosa c’entra la politica nazionale?“.

A solo 6 giorni dall’inizio, venerdì a mezzanotte, del silenzio elettorale, che si spera non venga infranto come già fatto dall’Amministrazione uscente tanto da subire una sanzione dell’AGCOM per aver abusato, come denunciato fin dal 30 marzo da questa testata,  di comunicati comunali per fini di parte, non si ferma qui Giacomo Possamai ed evidenzia un paradosso difficilmente obiettabile: “Rucco ha passato settimane, anziché a spiegare cosa ha fatto in 5 anni, ad attaccare me per la mia storia politica. Ma oggi si nasconde dietro le insegne di partito, giorno dopo giorno. Chiama in soccorso i big nazionali. E tra le sue quattro liste, tre sono partiti nazionali. E allora mi chiedo: è meglio chi dichiara con trasparenza una appartenenza politica, ma sa essere indipendente, o chi giura di essere civico ma poi dipende in tutto e per tutto dai partiti romani?”.
Noi facciamo campagna – conclude Possamai che ieri non ha evitato, a differenza di Rucco, di confrontarsi anche con i rappresentanti dell’Assemblea permanente NOT No Tavtra la gente e con al nostro fianco sindaci e amministratori locali, perché replicare a Vicenza soluzioni già sperimentate a problemi condivisi è puro buon senso. E giorno per giorno crescono l’entusiasmo e la partecipazione, e così la fiducia. Rucco e i suoi sponsor nazionali e di partito continuano a dire che vinceranno al primo turno. Noi, invece, siamo convinti che li porteremo al ballottaggio: perché la città non è soddisfatta dell’operato di questi cinque anni e si percepisce una grande voglia di cambiamento”.

Ecco, quindi, riaffacciarsi la “guerra” dei sondaggi.

Per quelli resi noti di SWG, ingaggiata dal sindaco uscente, Rucco ce la potrebbe fare al primo turno se andasse in porto il suo appello al voto utile che escludesse o riducesse i consensi in primis a Cicero e Zoppello, di certo non felici di questa “uscita” pubblica del candidato di centro destra, che, tra l’altro, ne decretò… l’uscita dalla sua Giunta.

I dati rilevati da Demetra, su un campione più ampio per conto del candidato del centrosinistra, darebbero, invece, Possamai in vantaggio al primo turno e vincente al ballottaggio.

Se le visite governative pro Rucco siano efficaci o lascino il tempo che trovano e quali dei due sondaggi ci avranno azzeccato lo sapremo, però e grazie alla democrazia del voto, solo il 15 maggio sul tardi per il primo turno.

E dovremo, poi, aspettare l’esito del secondo turno del 28 e 29 maggio, magari con l’inframezzo di altri tour e altri sondaggi last minute, per conoscere il nome del futuro sindaco di Vicenza salvo la vittoria di uno dei due candidati più gettonati al primo turno.

Un’evenienza, questa, che valutiamo, e non siamo i soli, molto improbabile perché le altre 5 liste molto probabilmente raccoglieranno voti che staranno in una forbice a nostro, gratuito, parere tra il 9 e il 13% per cui oggi ci pare irrealistico ipotizzare che nel residuo 90% circa dei votanti Rucco o Possamai possano pescare il jolly del 50% più 1 voto.

Tutto questo dovrà, comunque, fare i conti col peso e col presunto colore dominante dell’astensionismo che sta a tutti i 7 candidati ridurre al minimo per accreditarsi, almeno complessivamente, come rappresentanti della maggior parte delle anime della città.


Qui tutta o quasi la storia in divenire delle elezioni amministrative Vicenza 2023