Thiene, nuovi guai giudiziari per lo scippatore in motocross

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La Ktm con la quale il giovane compiva furti e rapine a Thiene e dintorni

Nizar Lemma, noto alle cronache di Thiene e dintorni per il ruolo di scippatore in motocross e attualmente detenuto per una serie consistente di rapine, lo scorso 12 luglio è stato raggiunto da un’ulteriore ordine di custodia cautelare in carcere del Gip di Vicenza.

Il nuovo provvedimento è relativo a fatti, accertati dai carabinieri della Compagnia di Thiene, risalenti agli ultimi mesi dello scorso anno. Fatti, si è appreso, quasi concomitanti a quelli che hanno condotto al rocambolesco arresto dello “scippatore in motocross”, poco più che maggiorenne. Ovvero una raffica di scippi e rapine compiuti tra Thiene e comuni limitrofi, alcuni tutti in un solo pomeriggio. Il tutto a bordo di una KTM, anch’essa risultata rubata e con targa contraffatta.

Indagini condotte a partire da novembre del 2021, a seguito di una denuncia per tentata rapina e minaccia di morte ai danni di un giovane thienese – chiarisce oggi l’Arma -, hanno condotto a identificare Nizar Lemma come responsabile dei reati. Il tutto peggiorato dal fatto che, in quel preciso periodo, il giovane era sottoposto agli arresti domiciliari.

La sera del 25 novembre 2021, con l’inganno e la complicità di una coetanea, D. R. abitante a Piovene, aveva attirato un suo ex compagno di scuola nei pressi del Santuario di Thiene. Mentre la complice e la vittima discutevano, si era avvicinato in sella a una bici, col volto semi coperto da uno scalda collo e con la scusa di chiedere una sigaretta.

In qualità di ex compagno di scuola, la vittima aveva però riconosciuto la voce e il volto di Nizar Lemma che, scoperto, tentava di rubarle il marsupio minacciandola con un coltello. Dopo una breve colluttazione tra i due ragazzi, senza conseguenze, il 19enne di Thiene è riuscito a fuggire dalla trappola tesagli, lasciando la coppia di rapinatori sul posto a inveire, pronunciando ulteriori minacce di morte al suo indirizzo.

Tutti questi dettagli sono stati raccontati dalla vittima ai carabinieri di Thiene in una denuncia sporta pochi istanti dopo l’aggressione e hanno contribuito alla identificazione della coppia di giovani rapinatori, poi denunciata alla Procura della Repubblica berica che, a sua volta, ha ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari l’emissione della misura cautelare in carcere per Lemma.

“Si precisa tuttavia – spiegano i carabinieri – che le misure restrittive sono state eseguite da parte del Reparto procedente su delega dell’A.G. e che, per il principio della presunzione d’innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagini in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna”.