Willow project, trivellazioni in Alaska…siamo sicuri che non ci riguardi?

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Willow project, trivellazioni in Alaska
Willow project, trivellazioni in Alaska

Willow project: autorizzazione alle trivellazioni per l’estrazione di idrocarburi. Riflessione da ragazzi e ragazze a “futuri adulti”.

Esattamente qualche giorno fa, il 13 marzo 2023, giunge voce dell’approvazione del “Willow project” da parte dell’amministrazione di Biden, un progetto che colpirà a fondo la situazione di emergenza climatica in cui viviamo.

A scuola nessuno dei docenti ha ancora affrontato questo argomento, che secondo me merita molte più attenzioni, soprattutto da parte dei ragazzi e delle ragazze, per questo motivo vorrei chiarirvi le idee sulla suddetta questione.

Da parte del presidente statunitense Joe Biden e il dipartimento degli interni degli USA, è stata concessa l’autorizzazione alle trivellazioni (perforazioni del terreno) per l’estrazione di idrocarburi, in particolare il petrolio. Le estrazioni avranno luogo nel territorio del North Slope, regione settentrionale dell’Alaska, territorio che già da tempo “soffre” a causa dello scioglimento dei ghiacciai.

Una scelta molto criticata dal mondo dei giovani attivisti, i quali ritengono pericolosa ed inadeguata una decisione di questo genere in un periodo tanto delicato. Mai come prima d’ora il nostro pianeta ha bisogno di essere ascoltato.

Il Willow project è stato proposto dall’azienda petrolifera ConocoPhilips, programma che punterebbe ad una maggiore resa economica sia per lo Stato americano sia per tutti coloro che troveranno occupazione presso il già citato sito di estrazione. Proposte incoraggianti per la crescita economica, ma certo questo progetto non presenta solo aspetti positivi:

«9,2 milioni di tonnellate di CO2 ogni anno e circa 298 milioni di tonnellate di emissioni nel giro dei prossimi trent’anni»

Questi sono i dati stimati dagli ambientalisti, dati che presto diventeranno realtà. Dal 2027 il Willow project non sarà solo scritto su carta, ma “prenderà piede” nella regione Artica, decisione che distruggerà la flora e la fauna che dominano questo meraviglioso paesaggio, habitat di tantissime specie a rischio. Una vera e propria “bomba di carbonio”.

 Ma perché è importante parlare e informare i ragazzi di tutto questo?

La risposta è semplice, perché noi siamo i “futuri adulti” che presto troveranno il loro posto nel mondo e che si ritroveranno a vivere in uno scenario segnato dalle scelte che si compiono oggi.

Qualunque scelta sbagliata da parte degli “adulti di oggi” si ripercuoterà inevitabilmente sul nostro futuro e su quello delle generazioni che seguiranno. È importante quindi conoscere ed essere pienamente consapevoli delle proprie scelte.

Molti sono stati gli studenti e le studentesse che hanno lanciato petizioni e richieste di ascolto sui social per riuscire ad arginare quanto più possibile l’errore ormai commesso. È necessario a far capire per tempo quali sono i rischi che il nostro ambiente corre e insieme ad esso, anche noi. Tante sono state le firme raccolte, quasi 4 milioni, ma nulla è stato sufficiente per far cambiare idea alle grandi potenze statunitensi.

Mi auguro che ciascuno di noi, adulto o ragazzo/ragazza che sia, possa ritagliarsi un momento della propria giornata per affrontare dentro di sé una riflessione su questo tema. È fondamentale non dimenticare che non siamo gli unici ad abitare questo pianeta, anzi, noi rappresentiamo la parte più insignificante dell’ecosistema, ma di certo quella più impattante.

Ogni singolo gesto che compiamo ha un valore, prestare attenzione non ci costa nulla a livello personale, ma spenderci anche solo un momento gioverà a noi stessi e al mondo.


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a cura di Michele Lucivero

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