Revoca della concessione dell’ex Bocciodromo: non esistono gli estremi

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Revoca della concessione dell'ex Bocciodromo: non esistono gli estremi

Non ci sono gli estremi per revocare la concessione dell’ex Bocciodromo dei Ferrovieri agli assegnatari. È questo il parere consegnato al sindaco di Vicenza Giacomo Possamai in una nota firmata dall’avvocato Ferruccio Lembo, direttore del Settore Avvocatura della Città di Vicenza. La nota risponde alla richiesta formulata dal Sindaco in merito alla possibilità di disporre, alla luce degli scontri del 20 gennaio 2024, la revoca della convenzione, registrata presso l’Agenzia delle Entrate di Vicenza in data 10 febbraio 2020, tra il Comune di Vicenza e quattro associazioni concessionarie dello spazio sito in via Rossi n. 198.

L’Avvocatura certifica che, in riferimento agli scontri nei giorni della Fiera dell’Oro, “ad oggi non risulta pervenuta in Comune alcuna segnalazione dagli organi di Polizia nei confronti di alcuna delle associazioni destinatarie della convenzione (Associazione di promozione sociale, sportiva e ricreativa “Giovani dei Ferrovieri”, associazione di promozione dilettantistica “Polisportiva Indipendente”, associazione di promozione sociale “Pensionati per la pace” e associazione di promozione sociale “Web-Lab”) o che, comunque, metta in relazione le associazioni firmatarie della convenzione con gli scontri del 20 gennaio”.

Secondo l’Avvocatura, “l’avvio del procedimento nella parte motivazionale, dovrebbe infatti trovare il suo fondamento in episodi che allo stato sono al vaglio delle autorità giudiziarie e non sono al momento riconducibili alle associazioni firmatarie della convenzione; episodi (quelli del 20 gennaio) rispetto ai quali l’amministrazione non possiede quindi allo stato elementi per trarre alcuna valutazione ai fini della verifica del rispetto degli obblighi convenzionali.
L’amministrazione comunale può far valere le proprie ragioni sempre e soltanto sul presupposto che l’esercizio del potere sia accompagnato da una motivazione specifica e puntuale che dia conto delle ragioni che conducono la stessa a determinarsi; presupposti che allo stato mancano.
Risulterebbe quindi illegittima, per eccesso di potere, la revoca/decadenza della concessione laddove venisse disposta in assenza di elementi di fatto (verbali, segnalazioni da parte delle Forze dell’Ordine o altri provvedimenti espressi da parte di pubbliche autorità), dai quali si possano evincere i presupposti a supporto della asserita violazione dei parametri posti a fondamento della concessione stessa”.

«L’avevamo detto chiaramente anche in consiglio comunale: tutti devono rispettare le regole e non ci sono sconti per nessuno. Per questo ritenevo un passaggio doveroso e di responsabilità chiedere all’Avvocatura se esistessero gli estremi per la revoca – spiega il sindaco Giacomo Possamai – È la dimostrazione della serietà con la quale abbiamo voluto affrontare questo tema delicato. L’Avvocatura comunale in questi giorni ha analizzato nel dettaglio la questione e le possibili implicazioni con le associazioni intestatarie della convenzione con il Comune per l’edificio dell’ex Bocciodromo, ravvisando che al momento “non sussistono le condizioni per dare avvio ad un procedimento di revoca/decadenza della convenzione in essere”. È altrettanto evidente che, qualora in futuro dovessero giungerci dalle forze dell’ordine o dalle autorità inquirenti segnalazioni o informazioni che dimostrino il coinvolgimento delle associazioni assegnatarie in attività che violino le condizioni previste dalla concessione, non esiteremo ad attivare la procedura di revoca».

 

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Fonte: Ex Bocciodromo, non esistono gli estremi per la revoca della concessione , Comune di Vicenza

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